Pubblicato in 2022, Le notizie del portale a buon diritto il 19 giu, 2024

Diritto alla residenza, l’articolo 5 del decreto Renzi-Lupi compie 10 anni e va abrogato

Diritto alla residenza, l’articolo 5 del decreto Renzi-Lupi compie 10 anni e va abrogato | A Buon Diritto Onlus

Sono trascorsi dieci anni da quando l’articolo 5 del decreto-legge n. 47/2014, il famigerato PIANO CASA Renzi-Lupi, è diventato effettivo. Da allora questa legge ha escluso dall’anagrafe le persone costrette ad accettare affitti in nero e chi ha occupato abitazioni per necessità, ha impedito a migliaia di famiglie di poter veder riconosciuti i propri diritti fondamentali. Infatti in Italia il diritto di voto e l’accesso a misure di welfare essenziali - tra cui l’iscrizione al servizio sanitario nazionale e la conseguente assegnazione di un medico di base, la piena partecipazione al sistema di istruzione e l’iscrizione ai centri per l’impiego - così come la fruizione di servizi pubblici come l’allaccio alle utenze di acqua, luce e gas, nonché l’ingresso nella graduatoria per ottenere un alloggio popolare, sono legati all’iscrizione anagrafica

Ma non solo: alle persone non italiane l’articolo 5 ha impedito di maturare i requisiti per ottenere la cittadinanza e, per effetto delle prassi illegittime sviluppate da molte Questure, ha ostacolato il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno. L’articolo 5 rappresenta una grave violazione dei diritti fondamentali. Questa norma ha peggiorato radicalmente la qualità della vita di moltissime persone e ha contribuito ad aumentare la loro marginalizzazione sociale

Per questo molte organizzazioni, movimenti, accademici e rappresentanti istituzionali lanciano e promuovono l'appello “Diritti, libertà, uguaglianza” per la cancellazione dell’articolo 5. L’occasione dei dieci anni dalla conversione in legge della norma è simbolica e ha spinto tutte le organizzazioni e le persone firmatarie a chiedere con forza la sua cancellazione, obiettivo prioritario per dare finalmente accesso ai servizi e ai diritti legati all’iscrizione anagrafica a quanti ne sono stati esclusi finora.  

Anche le istituzioni otterrebbero un netto vantaggio da questa cancellazione. Allo stato attuale, i registri anagrafici - funzionali alla corretta programmazione delle politiche territoriali - non sono in grado di fornire informazioni precise e accurate circa l’insieme effettivo delle persone che dimorano abitualmente in un determinato contesto territoriale o che, prive di una dimora abituale, vi sono comunque legate in senso anagrafico. La cancellazione dell’articolo 5 renderebbe la qualità dei registri anagrafici significativamente migliore, con benefici rilevanti per le politiche pubbliche.  

Per tutte queste ragioni, le organizzazioni e le persone firmatarie scrivono ai partiti e alle forze politiche: “a dieci anni dalla sua introduzione, è tempo di cancellare l’articolo 5 dal nostro ordinamento. Le donne e gli uomini, i bambini e le bambine escluse dall’esercizio dei diritti fondamentali non possono più aspettare”. 


Leggi e diffondi l’appello.



Organizzazioni aderenti:

Movimento per il Diritto all’Abitare - Roma

ASIA-USB

A Buon Diritto Onlus A.P.S.

ActionAid Italia

ASGI - associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione

Nonna Roma

Associazione Arteria Onlus - Torino

Clinica del diritto dell'immigrazione e della cittadinanza Roma tre

CISV ETS

Legal aid

Spintime labs

Action

ARCI nazionale

POLARIS S.R.L. impresa Sociale

Volere la Luna - Torino

Assemblea di autodifesa dagli sfratti - Roma

Prendocasa Torino

Spazio Popolare Neruda

Lunaria

ESC Infomigrante

MONiTOR

Associazione Cavalcavia

Bagnoli Street Soccer

Fondazione Gruppo Abele onlus

Medici per i Diritti Umani-MEDU

Comunet Officine Corsare

Coordinamento Torino Pride

Medici Senza Frontiere Italia

Aurelio in comune

Associazione Sportiva Dilettantistica F.MARINO/F.C.A./UNICORNO STYLE

CICSENE

Programma integra


Personalità:

Zerocalcare

Fabrizio Barca - FDD

Sabina de Luca - FDD

Massimo Pasquini - Blogger FattoQuotidiano.it

Luigi Manconi, presidente di A buon diritto onlus

Alberto Violante, membro rsu Istat

Riccardo Rosa, giornalista

Luigi De Magistris ex Sindaco di Napoli, ex magistrato

Fabio Grimaldi, avvocato

Giorgio de Finis, direttore Museo delle Periferie

Enrica Majo, giornalista RAI 1

Giovanni Barbieri, ex Direttore centrale Istat

Daniele Gaglianone, regista e sceneggiatore

Silvia Paoluzzi, Segretaria Nazionale Unione Inquilini

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