Pubblicato in 2022, Le notizie del portale a buon diritto il 15 giu, 2022

TRUST newsletter giugno 2022

TRUST, newsletter giugno 2022 | A Buon Diritto Onlus

Il progetto TRUST - Tackling Under-Reporting and Under-Recording of Hate Speech and Hate Crimes Against Muslim Women, - finanziato dalla direzione generale della Giustizia e dei consumatori della Commissione europea all'interno del Programma CERV, si propone di affrontare il problema dell'insufficiente segnalazione (under-reporting) e registrazione (under-recording) dei discorsi e dei crimini d'odio che avvengono in Italia contro le donne musulmane, una delle categorie più colpite da episodi di intolleranza, razzismo e xenofobia.

Secondo recenti studi, il 65% dei musulmani che vivono in Italia è stato vittima di violenza, discriminazione o pregiudizio; un sondaggio del 2019 del Pew Research Centre ha dichiarato che il 57% degli italiani non accetterebbe una persona musulmana come membro della propria famiglia, mentre il 35% non vorrebbe una persona musulmana come vicino di casa.

L'under-reporting è il fenomeno per il quale le vittime di crimini d'odio e i testimoni di crimini d'odio tendono, per diverse e complesse ragioni, a non denunciare. L'under-recording è il fenomeno per cui le forze di polizia a volte non riconoscono la matrice discriminatoria dei crimini d'odio e del crimine denunciato e, di conseguenza, non lo registrano o indagano come tale.

Le attività previste mirano anche alla sensibilizzazione delle donne musulmane che hanno subito crimini d'odio in modo che si percepiscano come vittime di azioni illegali, e a formare i rappresentanti delle categorie sopra citate in modo tale che acquisiscano le competenze necessarie.


LE AZIONI PREVISTE DAL PROGETTO:

  • Mappatura delle principali tipologie di discriminazione, violenza e crimini d'odio che avvengono contro le donne musulmane in Italia;
  • Identificazione delle cause alla base dei fenomeni di under-reportingunder-recording dei crimini e dei discorsi d'odio contro le donne musulmane in Italia;
  • Promozione del dialogo tra le persone interessate dal progetto, le autorità locali e le organizzazioni della società civile, al fine di identificare soluzioni comuni attraverso un approccio partecipativo innovativo;
  • Rafforzamento di un meccanismo di risposta efficace per facilitare la segnalazione e la registrazione dei crimini e delle discriminazioni contro le donne musulmane.


I partner hanno effettuato un'analisi del quadro normativo e delle best practices volte al contrasto, alla denuncia e all'assistenza alle vittime di crimini e discorsi d’odio ed è stata effettuata una mappatura dei soggetti -istituzionali, ong, organizzazioni della società civile, attivisti, esperti - che saranno coinvolti nelle successive fasi e attività del progetto.


Al progetto partecipano Agenfor International, CE.S.I. – Centro studi internazionali, Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Trento, CESIE, Fondazione l'Albero della vita Onlus, Actionaid Italia, A Buon Diritto Onlus, COREIS, Ministero della Difesa.