Pubblicato in 2022, Le notizie del portale a buon diritto il 11 ott, 2024

Sicuri per chi? Dialogo con attivistɜ da Egitto, Bosnia, Tunisia e Bangladesh

Sicuri per chi? Dialogo con attivistɜ da Egitto, Bosnia, Tunisia e Bangladesh | A Buon Diritto Onlus
Al Festival Sabir giovedì 10 ottobre nell'incontro "Sicuri per chi?" abbiamo parlato di paesi di origine sicuri e paesi terzi sicuri in dialogo con attivistɜ di Bosnia, Egitto, Tunisia e Bangladesh.

I concetti di paese di origine sicuro e di paese terzo sicuro sono sempre più utilizzati dagli stati dell'Unione Europea per limitare il diritto a chiedere asilo.
Ma chi decide che un paese è sicuro? E soprattutto, sicuro per chi?

A causa del concetto di paese sicuro lɜ cittadinɜ di stati non UE che cercano di migrare e chiedere asilo in Europa corrono il serio rischio di essere espulsɜ verso i contesti da cui fuggono, ad esempio luoghi dove la repressione del dissenso è sempre più violenta, o di essere rimandati indietro dove semplicemente non vorrebbero più stare.

Abbiamo ragionato sui motivi per cui il concetto di "sicurezza" utilizzato dagli stati europei in continuità con la strategia di esternalizzazione delle frontiere lede i diritti.
E abbiamo ribadito che il concetto di paese terzo sicuro e di paese di origine sicuro non solo reggono, ma non dovrebbero più essere utilizzati.

Grazie allɜ relatorɜ Alaa Talbi, direttore esecutivo Forum tunisien pour les droits économiques et sociaux (FTDES), Moataz El Fegiery, Egyptian Human rights defender, member of EgyptWide and EuroMed Rights, Nidz̆ara Ahmetas̆ević,  journalist and researcher, Papia Aktar, Arci Roma, Wadih Al Asmar, president of Euromed Rights and president of the Lebanese Centre for Human Rights e a Marina de Stradis, A Buon Diritto, per la moderazione. 

E grazie al Festival Sabir, alla sua decima edizione, per essere spazio e luogo di incontro e confronto.