Pubblicato in 2022, Le notizie del portale a buon diritto il 07 mar, 2023
Fermare la strage, subito! 11 marzo manifestazione nazionale a Cutro
La strage di Cutro non è stato un incidente imprevedibile. Le persone che partono dalla Turchia, dalla Libia, dalla Tunisia sono obbligate a farlo rischiando la vita a causa dell’assenza di canali sicuri e legali di accesso al territorio europeo.
I governi negli anni hanno concentrato i loro sforzi solo sull’obiettivo di impedire le partenze, obbligando chi fugge da guerre, persecuzioni e povertà a rivolgersi ai trafficanti. Se le persone morte nel mare davanti a Cutro avessero potuto chiedere e ottenere un visto umanitario non avrebbero rischiato la vita. Se ci fosse stato un programma di ricerca e salvataggio europeo o italiano quel terribile naufragio si sarebbe potuto evitare.
Sulle responsabilità delle autorità competenti indagherà la magistratura. Ma chi ha responsabilità politiche, in primo luogo il governo, non può ribaltare la realtà e scaricare sulle vittime il peso di una strage che ha visto la perdita di più di 70 vite umane che si potevano e si dovevano salvare.
È arrivato il momento di dire basta e di fermare le stragi.
• Chiediamo un’indagine seria che faccia chiarezza su quanto è successo.
• Chiediamo di istituire una Commissione parlamentare di inchiesta sulle stragi di frontiera.
• Chiediamo di realizzare immediatamente un programma europeo di ricerca e salvataggio in tutto il Mediterraneo
• Chiediamo di attivare i visti umanitari previsti dal Regolamento Europeo dei Visti, consentendo alle persone in fuga da guerre e violenze l’attraversamento delle frontiere europee in sicurezza e legalità.
• Chiediamo di attivare ogni via d’accesso complementare, a partire dai reinsediamenti, dai corridoi e da altre forme di sponsorship e di ampliare i canali regolari di ingresso.
• Chiediamo di fermare ogni iniziativa di esternalizzazione delle frontiere e di promuovere accordi bilaterali condizionati dal rispetto dei diritti umani e non dal controllo dei flussi migratori.
È il momento di dire basta ad ogni forma di strumentalizzazione politica e di fermare le stragi. Lo ribadiremo sulla spiaggia di Cutro il prossimo 11 marzo alle 14.30 dove esprimeremo la nostra indignazione e solidarietà con le vittime e le loro famiglie con una marcia silenziosa.
La manifestazione di Cutro è il primo importante appuntamento nazionale di un percorso di iniziative e mobilitazioni che le reti che la promuovono intendono organizzare affinché queste politiche “invertano rotta”.
A chi non potrà essere a Steccato di Cutro chiediamo di mobilitarsi online scattandosi una foto con una fascia bianca al braccio e pubblicarla sui social con l’hashtag #fermarelastrage
Qui per informazioni sulla mobilitazione di sabato, compresa l'organizzazione di pullman.
Per adesioni: fermarelastragesubito@gmail.com
Hanno aderito: Rete 26 febbraio, A Buon Diritto, ACAT, Acli - Associazioni cristiane lavoratori italiani, ActionAid Italia, Amnesty International - Italia, ANPI, AOI, Arci nazionale, Associazione Studi Giuridici Immigrazione, Auser Nazionale, Avvocato di strada ODV, Baobab Experience, Caritas Italiana, Centro Astalli, Centro di Accoglienza "Ernesto Balducci" di Zugliano (UD), CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro, Cies Onlus, CIR, Civico Zero Onlus, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza - CNCA, COCIS, Comunità Papa Giovanni XXIII, Comunità di Sant'Egidio, Defence for Children, EMERGENCY, Ero straniero - L'umanità che fa bene, Europasilo, FOCUS-Casa Dei Diritti Sociali, Fondazione Migrantes, Per Cambiare L'Ordine delle Cose - Forum nazionale, I.C.S. (Consorzio Italiano di Solidarietà) - Ufficio Rifugiati, International Rescue Committee Italia, Intersos, Legambiente, Lunaria, MEDU - Medici per i Diritti Umani, Medici del Mondo, Medici senza frontiere, Mediterranea Saving Humans, Missionari Comboniani Commissioni Migranti e CPIC Provincia Italiana, MorEqual - Associazione Cosenza, MoVI - Movimento Italiani Senza Cittadinanza, Open Arms Italia, Oxfam Italia, Refugees Welcome Italia, ReteDASI (Diritti, Accoglienza, Solidarietà Internazionale), San Pancrazio - Cosenza, Save the Children Italia, Sea Watch, Senza Confine, SIMM, SOS Villaggi dei Bambini Onlus, Strade di Casa - Soc. Coop. Soc.- Cosenza, UIL, Un Ponte Per, UNIRE (Unione nazionale italiana dei rifugiati ed esuli), V.I.M. VOLONTARI ITALIANI PER IL MADAGASCAR onlus.