Pubblicato in 2021, Le notizie del portale a buon diritto il 30 nov, 2021
Sia fatta chiarezza sulla morte di Luca Ventre
Il 1° gennaio 2021 Luca Ventre, 35 anni, entra nell'ambasciata italiana a Montevideo, Uruguay. Morirà poco dopo.
Della vicenda di Luca Ventre si è finora parlato pochissimo nel nostro paese. Il nostro presidente, Luigi Manconi, è intervenuto più volte nel merito, ad ultimo due giorni fa in un servizio de Le Iene.
Dalle riprese delle telecamere di sorveglianza si vede Luca che prova a uscire dall'ambasciata scavalcando il cancello e viene tirato per le gambe e fatto scendere nel cortile. A quel punto un poliziotto uruguayano lo blocca con forza a terra e lo tiene a pancia in giù per venti minuti con le braccia strette intorno al collo.
Giunge una volante con altri poliziotti che portano Luca Ventre in ospedale. Prima di farlo entrare lo tengono altri dieci minuti bloccato col viso a terra. Poco dopo i medici constatano il decesso.
Secondo l'autopsia uruguayana Luca Ventre è morto per un'aritmia aggravata da droghe stimolanti. Ma l'autopsia del medico legale italiano è di tutt'altro parere, e sostiene che la morte di Luca è stata causata da "asfissia meccanica, violenta ed esterna" scaturita dalla presa con cui il nostro connazionale è stato bloccato per diversi minuti.
Una presa non legittima, molto simile a quella che negli Stati Uniti ha portato alla morte di George Floyd e che anche in Italia ha fatto diverse vittime, tra cui ad esempio il giovane fiorentino Riccardo Magherini.
Quello che chiediamo alle istituzioni italiane è che si continui a parlare di Luca Ventre e a fare concreta pressione sulle autorità uruguyane affinché venga accertata la verità e sia fatta piena chiarezza su quello che è accaduto al nostro connazionale.