Pubblicato in 2020, Le notizie del portale a buon diritto il 24 nov, 2020
Ue-Mercosur: l'Italia dica no al trattato
L'Unione Europea - dunque anche l'Italia - e i paesi del Mercato Comune Sudamericano, Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay, stanno per siglare un accordo dalle conseguenze catastrofiche per il pianeta e per i diritti umani: il trattato Ue-Mercosur.
Il trattato preoccupa molto le organizzazioni della società civile, tra cui la nostra, perché accresce le importazioni di prodotti climalteranti e spesso derivati dalla distruzione ambientale, abbatte i controlli sulle merci importate riducendo la già scarsa capacità di tracciare la filiera dei prodotti, rischia di abbassare gli standard europei sul fronte sanitario e fitosanitario e di non riuscire a bloccare produzioni trattate con pesticidi vietati e non contiene norme in grado di assicurare un commercio libero dalla deforestazione o da violazioni dei diritti umani.
Se verrà ratificato, per far fronte all'enorme richiesta di soia e carne da parte dell'Europa, aumenteranno gli incendi e la deforestazione dell'Amazzonia, verranno distrutti interi ecosistemi e cresceranno le violazioni sulle popolazioni indigene che quella foresta abitano e difendono, violazioni che rimarranno impunite visto che l'accordo non prevede concreti vincoli ambientali e sociali. Per questo bisogna impedire che il trattato Ue-Mercosur venga approvato!
Lo pensano anche 200 economisti da tutto il mondo, che hanno di recente scritto una lettera aperta criticando la valutazione di sostenibilità del trattato UE-Mercosur preparata dalla London School of Economics per la Commissione Europea. Le stime di Bruxelles si basano infatti su un modello di calcolo fuorviante e ottimistico a priori, ma irrealistico. I danni saranno incalcolabili, e molto più gravi di quelli stimati dall'Ue.
Francia, Belgio Irlanda, Austria, Bulgaria, Lussemburgo, Romania e Slovacchia hanno manifestato l'impossibilità di ratificare il trattato.
E l'Italia?
Il 12 novembre il sottosegretario al Ministero degli Esteri, Ivan Scalfarotto, mentre da un lato rassicurava le ong che protestano contro l'accordo dall'altro firmava insieme ad altri leader europei una lettera, inviata alla Commissione europea, nella quale ribadiva di essere d'accordo e di auspicare una ratifica del trattato Ue-Mercosur in tempi brevi.
Ci chiediamo quale sia la posizione del governo italiano se da un lato un sottosegretario prende iniziative del genere e dall'altro l'altra forza di governo fa sapere in Parlamento europeo di essere fortemente contraria all'accordo Ue-Mercosur.
Chiediamo che il premier Conte e il Ministro Di Maio dicano un sonoro no a questo scellerato patto e che non sacrifichino il nostro futuro e il futuro del pianeta sull'altare del profitto e del guadagno di un pugno di imprese.