Pubblicato in 2020, Le notizie del portale a buon diritto il 20 ott, 2020
Corte d'appello: confermate le condanne per i responsabili della morte di Andrea Soldi
Il 5 agosto 2015 Andrea Soldi si trova in piazza Umbria a Torino sulla panchina su cui è solito sedersi. Vicino a quella panchina viene sottoposto ad un violento Trattamento sanitario obbligatorio (Tso).
Andrea è affetto da schizofrenia paranoide. Il medico psichiatra e i tre vigili urbani che effettuano il Tso lo costringono con la forza e con manovre errate a salire sull’ambulanza del 118, lo ammanettano e lo stringono intorno al collo fino a fargli perdere i sensi. Nel trasportarlo sulla barella lo tengono sdraiato a pancia in giù, senza tentare di rianimarlo e senza preoccuparsi che fosse nella condizione di respirare. Andrea muore all'arrivo in ospedale. L'autopsia sul suo corpo ha stabilito il nesso di causa-effetto tra la costrizione subita e la morte.
Nel 2018 i quattro imputati sono stati condannati in primo grado a un anno e otto mesi per omicidio colposo. Ieri la Corte d'appello ha confermato le condanne a un anno e sei mesi.
Esprimiamo soddisfazione per una sentenza che accerta e riconosce le responsabilità e che restituisce voce ad Andrea e alla sua famiglia. Ci uniamo alla famiglia Soldi nella richiesta che vengano presi provvedimenti disciplinari nei confronti dei responsabili e che la panchina di piazza Umbria dove era solito sedersi Andrea venga a lui intitolata, per far conoscere la sua storia e per tenere viva la sua memoria.
Riteniamo infine che debba essere effettuata una seria riflessione sulle modalità con cui come Stato vogliamo intervenire nei confronti delle persone che hanno bisogno di cure e di cura. Che il Tso debba rimanere un presidio a tutela di chi, in un determinato momento della propria vita, non riconosce il bisogno di cure, ma che non possa tramutarsi mai in uno strumento violento e repressivo. Che le modalità con cui dovrebbe essere effettuato debbano essere insegnate con scrupolo e attenzione, che la preparazione del personale chiamato ad eseguirlo debba essere elevatissima. È necessario un profondo cambiamento dei servizi dedicati alla salute mentale e alla persona, che si prenda realmente cura dei cittadini e che impedisca che simili vicende si ripetano. Perché non è giusto né accettabile che ancora oggi nel nostro paese si muoia per un Tso.