Pubblicato in 2020, Le notizie del portale a buon diritto il 23 ott, 2020
Io sto con Walter
Walter de Benedetto soffre da anni di artrite reumatoide, una malattia degenerativa che provoca dolori insopportabili. Non c’è una cura per questa malattia, ma c’è un modo per soffrire un po’ meno: la cannabis medica.
Sebbene nel nostro paese sia consentito il ricorso alla cannabis medica troppo spesso burocrazia, limitazioni e mancanza di informazione fanno sì che pochi pazienti la ottengano, o con grandi difficoltà e a intermittenza. Così è stato anche per Walter, che non riuscendo ad ottenerne una quantità sufficiente ad alleviare il suo dolore a un certo punto ha deciso di coltivarla nel giardino di casa. Oggi Walter è indagato per coltivazione di sostanza stupefacente in concorso e rischia fino a 6 anni di carcere. Ma il voler ricevere cure adeguate non è un reato, bensì un diritto sancito dall'articolo 32 della nostra Costituzione. Ad essere illegale dovrebbe essere solo il dolore.
Dov'è il Parlamento? Perché la politica non difende e non migliora le sue leggi, perché non ascolta le centinaia e centinaia di malati che come Walter hanno bisogno della cannabis per alleviare il loro dolore?
Un anno fa Walter è venuto a Roma e ha provato a rivolgersi alle Istituzioni, invano. Per questo alcuni giorni fa ha lanciato un appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
L'appello, a cui aderiamo convintamente, è sottoscrivibile qui.
Firma anche tu! Perché il dolore non aspetta e perché la politica ha il dovere di confrontarsi con questa grave mancanza.