Pubblicato in 2020, Le notizie del portale a buon diritto il 03 giu, 2020
Il lato spietato della Costa Azzurra
Le giornaliste Serena Chiodo e Anna Dotti hanno svolto nei mesi pre-lockdown la ricerca 'The brutal side of Cote d'Azur' per l’ufficio belga della Fondazione Rosa Luxemburg.
Il reportage monitora e denuncia le pesanti violazioni messe in atto dalla polizia francese nei confronti dei migranti che cercano di attraversare la frontiera tra Ventimiglia e Menton, al confine franco-italiano.
Come A Buon Diritto abbiamo collaborato presentando un accesso agli atti al Ministero dell'interno per conoscere i numeri precisi delle persone respinte dalla Francia nel 2019 e nei primi mesi del 2020. Il risultato è che nel 2019 sono stati respinti 25604 migranti, e 3705 solo nei primi tre mesi del 2020.
Nella ricerca di Chiodo e Dotti sono raccolte numerose denunce mosse da associazioni, ONG e gruppi di attivisti, dalla Commissione francese per i diritti umani e da alcuni rappresentanti parlamentari a proposito delle violazioni di cui si macchia la polizia francese al confine con l’Italia. Emerge inoltre la totale assenza di garanzie e tutela dei diritti dei migranti che provano a passare il confine, e la mancata presa in carico da parte delle istituzioni francesi, italiane ed europee, oltreché detenzioni arbitrarie all’interno di container di lamiera, furti di documenti e telefoni, la criminalizzazione dei volontari che aiutano i migranti, i continui respingimenti che la polizia di frontiera francese mette in atto al confine, con procedure che violano gli accordi europei ma anche quelli specifici tra Italia e Francia.
Secondo il Controllore francese dei luoghi di privazione della libertà “le condizioni in cui vengono respinti i migranti impediscono loro di esercitare i propri diritti”. Come denuncia la ricerca, tra le persone respinte molte hanno procedimenti di riconoscimento della protezione aperti in Francia, cosa che non ferma la polizia francese. Lo stesso vale per i minorenni: anche loro vengono rimandati in Italia, in aperta violazione del diritto internazionale.
Il lavoro, davvero ben fatto e da leggere integralmente, è stato pubblicato in inglese ed è tradotto anche in italiano, spagnolo, francese e tedesco.