Pubblicato in 2020, Le notizie del portale a buon diritto il 02 ott, 2020
Dalla Questura di Roma una richiesta illegittima e infondata
Qualche mese fa B., cittadino del Mali, si è presentato in Questura di Roma - Ufficio immigrazione per rinnovare il suo permesso di soggiorno per motivi umanitari. Una volta allo sportello il funzionario ha però rifiutato di prendere in carico la pratica perché B., ospite in un centro di accoglienza a Roma, non aveva la residenza. Ma secondo la legge per rinnovare il permesso di soggiorno non serve la residenza ed è sufficiente il domicilio, che nel caso di B. era attestato dalla dichiarazione di ospitalità del centro in cui è accolto.
La Questura inoltre non ha rilasciato a B. la ricevuta di richiesta di rinnovo del permesso - il cosiddetto cedolino - che è invece un documento fondamentale per il cittadino straniero per poter esercitare i propri diritti, e senza il quale oltretutto non si può chiedere la residenza al Comune. A quel punto B. si è rivolto al nostro sportello legale chiedendoci un supporto.
I nostri operatori hanno ripetutamente ribadito alla Questura il diritto di B. a presentare la domanda di rinnovo con i documenti in suo possesso. All'ennesimo rifiuto, uno dei nostri avvocati ha presentato ricorso d'urgenza al Tribunale di Roma e alla fine il Giudice ci ha dato ragione, ordinando alla Questura di occuparsi della richiesta di rinnovo. Una piccola ma importante vittoria!
Il Giudice ha ribadito ciò che avevamo da subito sostenuto ed è andato oltre, ricordando che l'impossibilità di accedere alla Questura per formalizzare l'istanza di rinnovo pone il richiedente «in una condizione di precarietà di fronte ad eventuali controlli di pubblica sicurezza, precludendo l'accesso al lavoro regolare e all'assistenza medica di base».
Siamo felici che per B. si sia risolto tutto positivamente. Rimane comunque l'amarezza e l'indignazione per i tanti altri cittadini stranieri ai quali la Questura oppone lo stesso ingiustificato rifiuto e che spesso non riescono a ottenere giustizia. Non è la prima volta che la Questura di Roma utilizza il requisito della residenza come ostacolo per rilasciare il permesso di soggiorno. E a tal proposito già nel 2015 il Ministero dell’Interno ha ricordato alla stessa che è il permesso di soggiorno il presupposto per avere la residenza, e non il contrario.
È per noi inaccettabile che un diritto sancito dalla legge venga messo in discussione dagli stessi che quella legge dovrebbero farla rispettare. Per questo da anni ci battiamo contro queste prassi illegittime e arbitrarie, che producono solo maggiore incertezza e insicurezza.
Nella speranza che simili comportamenti non si ripetano, continueremo a vigilare, pronti a intervenire per tutelare coloro i cui diritti troppo spesso e troppo facilmente vengono calpestati.