Pubblicato in 2018, Le notizie del portale a buon diritto il 25 giu, 2018
Sostieni l’Ungheria per un’Europa che accoglie!
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Il 20 giugno, proprio nella Giornata Mondiale del Rifugiato, il Parlamento ungherese ha approvato un pacchetto di leggi che consente di incriminare individui e Ong che aiutano i migranti in stato di bisogno. Con questa lettera aperta, le organizzazioni della società civile invitano i cittadini europei a firmare e a mobilitarsi per l’Iniziativa dei Cittadini Europei #WelcomingEurope - Per un‘Europa che accoglie.
La società civile ungherese ha bisogno del nostro supporto e l’Unione Europea deve fermare la criminalizzazione della solidarietà.
Volontari e organizzazioni non governative in Ungheria rischiano oggi il carcere se prestano aiuto umanitario ai migranti. Persino distribuire volantini o fornire assistenza legale potrà essere sanzionabile. Migranti irregolari, ma anche richiedenti asilo, non avranno più accesso alle misure di primo soccorso né ad informazioni sui loro diritti da parte di volontari e attivisti.
La nuova legge è un attacco diretto allo Stato di diritto, alla libertà di espressione e associazione e ai valori fondanti dell’Unione Europea.
Il giro di vite è già cominciato. La settimana scorsa, adesivi sono stati posti sulle porte di alcune organizzazioni per marcare e stigmatizzare il loro operato. Un edificio sede di una delle organizzazioni sotto attacco è stato nel 1944 una “casa con la stella gialla” - così venivano chiamate durante la persecuzione nazista le abitazioni degli ebrei di Budapest.
Nonostante i potenziali pericoli, tanti cittadini ungheresi e centinaia di organizzazioni hanno scelto di aderire all’ICE #WelcomingEurope Per un’Europa che accoglie e hanno bisogno del sostegno dei cittadini di tutta Europa.
Usando questo strumento di democrazia partecipativa, un milione di cittadini potranno far sentire la propria voce invitando la Commissione Europea a decriminalizzare la solidarietà.
Le organizzazioni italiane che promuovono la campagna
Welcoming Europe – Per un’Europa che accoglie