Nell'estate del 2015 è stata lanciata la campagna ‘Accogliamoci’, promossa A Buon Diritto, Radicali Roma, Associazione 21 Luglio, Arci, Cild, Possibile, Un ponte per, Zalab e ASGI. 

Sono state raccolte per le strade di Roma oltre 6000 firme su due delibere di iniziativa popolare che prevedevano la prima il superamento dei campi rom attraverso percorsi di inclusione e la seconda una riforma del sistema di accoglienza ai rifugiati. Una soluzione seria, dettagliata, di lungo termine per una emergenza già in atto.

La delibera sul tema rom prevedeva il superamento della “politica dei campi” attraverso la chiusura progressiva dei sette “villaggi della solidarietà” e dei tre “centri di raccolta rom” presenti allora a Roma – in cui uomini, donne e bambini vivevano in condizioni precarie ai margini della società – garantendo alle famiglie rom e sinte l’accesso a percorsi di inclusione abitativa e sociale, come previsto dalla Strategia Nazionale di Inclusione di Rom, Sinti e Camminanti.

L’altra delibera di iniziativa popolare mirava alla riorganizzazione del sistema di accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati a Roma definendo politiche di inclusione efficaci – e monitorate da organizzazioni indipendenti – che non si limitassero alla prima assistenza, ma tutelassero realmente il diritto d’asilo superando il sistema dei grandi centri profughi attraverso un’accoglienza diffusa e integrata sul territorio.

La prima delibera – per il superamento progressivo e la chiusura degli insediamenti formali per Rom – è stata rimandata in vista dell’avvio di un confronto con le istituzioni.

La seconda delibera, riguardante il sistema di accoglienza dei richiedenti asilo, è stata messa in discussione e al voto nell'aprile del 2017 dall'assemblea capitolina ma è stata bocciata con 30 astenuti, 2 favorevoli e 3 contrari. 

Per ulteriori informazioni, visita la pagina Facebook della campagna www.facebook.com/accogliamoci.