Manconi a Rohani: Sì alle relazioni economiche ma non censuriamo i diritti umani

26 gennaio 2016

“La Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato ha ascoltato oggi in audizione il segretario e la tesoriera di Nessuno tocchi Caino, Sergio D’Elia ed Elisabetta Zamparutti. I rappresentanti dell’Associazione hanno esposto i contenuti del rapporto “Il volto sorridente dei Mullah”, dove viene documentato con dati inequivocabili e con ampiezza di riscontri, l’incremento massiccio del ricorso alla pena di morte nel corso dei due anni e mezzo della presidenza di Hassan Rouhani. Non solo. Nello stesso periodo si è registrato un aumento del numero delle violazioni dei diritti civili e politici.Le novità che la presidenza Rouhani ha introdotto e anche le prudenti riforme avviate costituiscono un fatto assai importante. Così come rappresenta un notevole passo avanti l’accordo sul nucleare.D’altra parte va altresì apprezzato il rafforzamento delle relazioni politiche diplomatiche, culturali ed economiche tra l’Iran e l’Italia, ma questo non può realizzarsi attraverso un meccanismo di auto-censura da parte delle autorità del nostro paese. Di queste relazioni tra Iran e Italia deve far parte – non può non far parte – la cruciale questione del rispetto dei diritti umani. Non c’è sviluppo economico e politico senza la promozione dei diritti e delle garanzie per l’intera società iraniana. Rispetto a tutto ciò l’Italia non può limitarsi – come ha detto il Presidente del Consiglio – a dichiararsi “distante”. Serve ben altro”. Lo scrive in una nota il senatore del PD Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti umani.