Pubblicato in 2016, Le notizie del portale a buon diritto il 06 apr, 2016
Caso Regeni: Manconi: “Il governo è troppo prudente. Siamo in una posizione di forza”
Luigi Manconi, senatoripd (da Il Secolo XIX)
06-04-2012
L`arrivo previsto per stasera degli inquirenti egiziani a Roma, accompagnati da due magistrati, «è solo una precondizione per poter cooperare davvero», sospira il senatore del Pd Luigi Manconi, presidente della Commissione diritti umani, in contatto costante con legali e familiari del ricercatore dopo averli affiancati in conferenza stampa otto giorni fa.
Non è ottimista?
«No. Sappiamo dell`esistenza di un fascicolo di oltre duemila pagine rigorosamente in arabo egiziano, che esige un`opera di traduzione non semplice. E voglia il cielo che non si presti a letture e interpretazioni controverse».
Vuole dire che i tempi saranno ancora lunghi?
«Temo lunghissimi. L`eccellente procuratore Pignatone potrà per ora solo ponderare consistenza e peso di questo manufatto. Cos`altro potrà fare in questi due giorni? Dunque è difficile pensare che l`8 vi sia una svolta decisiva».
Il ministro Gentiloni chiede un «cambio di marcia?.
«Ritengo il governo eccessivamente prudente: tant`è vero che il ministro non può indicare una scadenza, a partire dalla quale cambiare passo. E per scadenza non intendo una data, ma un punto oltre il quale la situazione si riveli così compromessa da esigere la “risposta forte” chiesta dalla famiglia Regeni. Questo, Gentiloni non ha potuto, voluto o saputo dire».
Cosa intende per «eccessivamente prudente»?
«L`Italia è in una posizione di forza, ma sembra non esserne consapevole. Il giacimento di gas Zohr interessa all`Egitto persino più di quanto interessi all`Italia, e il nostro Paese è il secondo mercato europeo di prodotti egiziani. Non dico di dichiarare guerra al Cairo, figuriamoci, ma non capisco questa sorta di complesso di inferiorità che sembriamo rivelare».
Gentiloni ha parlato però di eventuali misure «immediate e proporzionate?: a cosa pensa di riferisse?
«Mi permetto di pensare che le proposte da me ipotizzate nella conferenza stampa al Senato – richiamo dell`ambasciatore per consultazioni, revisione delle relazioni diplomatico consolari e inserimento dell`Egitto tra i Paesi non sicuri non siano estranee alla riflessione del ministro. Ma avrei voluto sentire l`indicazione di una soglia superata la quale prevedere una vera svolta».
Dal Cairo, prima si dice che le dichiarazioni di Gentiloni «complicano la situazione?, poi Al Sisi garantisce collaborazione. A chi credere?
«Abbiamo a che fare con un sistema politico totalmente diverso da uno Stato di diritto»
Ha sentito in queste ore i genitori di Giulio?
«So che seguono passo passo la vicenda con la consueta rigorosissima riservatezza».