Pubblicato in 2022, Le notizie del portale a buon diritto il 02 nov, 2022

La Capitale degli ultimi. Una fotografia

La Capitale degli ultimi. Una fotografia | A Buon Diritto Onlus

Nel mese di settembre abbiamo pubblicato il report Corto circuito. Prassi illegittime e diritti dei cittadini stranieri a Roma, frutto del monitoraggio effettuato tra il 2018 e il 2021 attraverso i nostri sportelli legali presenti sul territorio romano.

Il giornalista Gaetano De Monte, che ringraziamo, ha dedicato un ampio spazio al report in un articolo sulla rivista online Confronti, che condividiamo qui di seguito.


La Capitale degli ultimi. Una fotografia

Articolo di Gaetano De Monte

È stato presentato lo scorso settembre durante un’audizione presso la Commissione politiche sociali del Campidoglio il rapporto Corto circuito. Prassi illegittime e diritti dei cittadini stranieri a Roma, esito del lavoro realizzato negli ultimi tre anni dagli sportelli dell’associazione A Buon Diritto. Istantanea sui diritti negati.  

A Roma, forse più che in ogni parte d’Italia, esiste un piccolo universo abitato da quelle persone che vengono definite genericamente ultimi o invisibili, metafore linguistiche attraverso cui vengono racchiuse diverse categorie: i richiedenti asilo respinti da un Paese che investe poco nella loro inclusione; le donne che sopravvivono agli abusi e alle violenze a cui spesso le istituzioni non offrono un’adeguata protezione; i senza casa e le persone che si trovano in disagio abitativo e sovente sono destinatari di ordini di allontanamento, sfratti e sgomberi. 

A tutti loro si devono aggiungere, poi, gli stranieri considerati “reietti della società” che vengono privati della libertà personale e trattenuti per diverse settimane nei Cpr, cioè rinchiusi in un Centro di permanenza per il rimpatrio soltanto perché irregolari sul territorio poiché privi di un permesso di soggiorno valido. 

L’associazione fondata dall’ex senatore Luigi Manconi che, di recente, ha compiuto i 20 anni di età d’attività, A Buon Diritto, si è caratterizzata negli anni per aver preso posizione su questioni scomode: dalla battaglia contro gli abusi delle forze dell’ordine e per l’introduzione del reato di tortura nel nostro ordinamento costituzionale alla denuncia di ogni forma di razzismo e discriminazione, anche di tipo istituzionale, soltanto per ricordarne alcune. 

Dal primo sportello aperto nel quartiere Testaccio «per offrire gratuitamente assistenza e consulenza, amministrativa e legale, ai cittadini stranieri, in particolare ai senza dimora e alle persone in condizione di difficoltà economica o di marginalità sociale», sono trascorsi dieci anni. 

Nel frattempo, le attività sono state potenziate al Quadraro, nella sede dell’associazione, ed altri sportelli legali sono stati attivati in punti nevralgici della città: a Piazzale Spadolini, nei pressi della Stazione Tiburtina, e nelle vicinanze di alcuni insediamenti informali, dove operatori esperti in diritto dell’immigrazione ed avvocati abilitati al patrocinio gratuito curano le ferite sociali di chi un servizio legale non può permetterselo, evidentemente. 

Qui l'articolo completo.