Pubblicato in 2021, Le notizie del portale a buon diritto il 15 dic, 2021
Sleghiamoli da quei letti
Il 28 novembre Wissem Ben Abdellatif, 26 anni, è morto nel Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc) dell'ospedale San Camillo di Roma.
Wissem era stato trasferito al San Camillo dall'ospedale Grassi dopo che lo psichiatra che lo aveva visitato all'interno del Cpr di Ponte Galeria aveva chiesto di approfondire la diagnosi.
In ospedale Wissem Ben Abdellatif è stato legato mani e piedi a un letto. Il documento sanitario che registra la contenzione subita è estremamente confuso e approssimativo sull'inizio, la fine e la durata. Non si può escludere che Wissem sia rimasto legato per oltre 61 ore, fino al decesso.
La contenzione è uno strumento di coercizione che era previsto dalla legge che la riforma Basaglia del 1978 ha abrogato, eppure è sopravvissuta e sembra anzi essersi ancora più diffusa nel tempo.
Eppure non legare è possibile: sono diversi gli esempi virtuosi in questo senso. E nel 2015 lo stesso Comitato Nazionale di Bioetica ha raccomandato la predisposizione di "programmi finalizzati al superamento della contenzione, nell'ambito della promozione di una cultura generale della cura, rispettosa dei diritti".
Per questo, e perché la contenzione è una pratica lesiva dei diritti e della dignità umani, dal 2012 con la campagna nazionale E tu slegalo subito ne chiediamo l'abolizione.
L'articolo del nostro presidente Luigi Manconi su La Repubblica di oggi.
Per firmare l'appello per l'abolizione della contenzione, clicca qui.