Pubblicato in 2015, Le notizie del portale a buon diritto il 16 giu, 2015
Giustizia: Manconi (Pd): fallimento totale del carcere, la sua funzione educativa si è persa
Ristretti orizzonti, 16-06-2015
"Il buonsenso ci permette di constatare il fallimento totale del carcere rispetto allo scopo per cui è stato pensato e realizzato. Oggi il carcere rappresenta il più insidioso attentato alla sicurezza dei cittadini perché il suo esito è riprodurre all'infinito crimini e criminali. La sua funzione educativa, proclamata dalla Costituzione, si è rivelata totalmente persa e in alcun modo realizzata. Se pensiamo che chi sconta interamente la sua pena in carcere, torna in cella nel 70% dei casi, è già chiaro che il carcere lo incattivisce e lo rende ancora più criminale".
Lo ha detto il senatore Pd Luigi Manconi, presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, a margine della presentazione del suo libro a Firenze intitolato "Abolire il carcere". "Abolire il carcere non vuol dire abolire le sanzioni - ha sottolineato - ma inventare, applicare ed estendere misure alternative che possono essere molto più efficaci e utili di un carcere che invece fallisce rispetto al suo scopo. Dobbiamo realizzare sanzioni che siano utili e efficaci verso la società, verso la vittima e verso il reo". Con l'esito dei ballottaggi "si sconta la debolezza dell'inserimento territoriale del partito, o meglio la crisi del partito. Da quando è diventato segretario Renzi, ci sono state certo iniziative molto forti che hanno sancito il successo di Renzi ma non si è data grande attenzione al partito".
Così il senatore Pd Luigi Manconi, parlando con i giornalisti a Firenze, a margine della presentazione del suo libro "Abolire il carcere". "Sui territori, dove c'è bisogno sociale che emerge e chiede risposte - ha aggiunto, se non c'è un partito diffuso e organizzato, inevitabilmente emerge la debolezza di un Pd eccessivamente concentrato sull'immagine, la figura e le parole di Renzi".
"L'Italia è un creditore attivo nei confronti dell'Europa, ovvero dà più di quanto riceva dall'Ue. È necessario che l'Italia assuma una posizione conflittuale e si autoriduca la parte della quota che siamo tenuti a versare all'Unione europea e si tenga queste risorse per realizzare una grande politica dell'immigrazione".
Lo ha detto il senatore Pd Luigi Manconi, presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, parlando con i giornalisti a Firenze sulla situazione degli immigrati alla frontiera francese. "Questo è un gesto estremo - ha aggiunto - a cui non si doveva arrivare ma bisognava tenere una politica condivisa con tutta l'Europa, rispetto a un tema che è dell'intera Europa. L'Italia deve entrare in conflitto con l'Ue per una grande politica migratoria che, se realizzata, il beneficio sarebbe per tutta l'Ue. A questo punto non ci sono altre soluzioni".
Ansa, 16 giugno 2015